lunedì 9 maggio 2011

caratteristiche dell'Africa

Continente africano
Il continente africano è principalmente orientato su un asse nord-sud. A Nord-Ovest il continente si allarga verso l'Oceano Atlantico, formando la regione conosciuta come Africa Occidentale. Sul Mar Mediterraneo, verso nord, si affacciano due importanti golfi, gli unici nella parte settentrionale: sono il Golfo di Sirte, davanti alla Libia, e il Golfo di Gabes, davanti alla catena dell'Atlante. La Catena dell'Atlante ripara dai venti il Marocco e l'Algeria rendendo aride quelle zone. Il grande deserto del Sahara si estende nella parte settentrionale del continente: la parte a Sud è perciò detta Africa sub-sahariana. L'area geografica affacciata sul Mar Mediterraneo è detta Africa Mediterranea.
Il clima varia da mediterraneo a desertico a tropicale ed equatoriale fino a ritornare temperato (in una variante simile a quella mediterranea) nel Sudafrica.


Flora e fauna africana:

La vegetazione nell'Africa è abbastanza ricca. Le piante caratteristiche del continente sono: la palma da dattero, le grandi acacie e alcuni tipi di banani.
Scomparsa la macchia mediterranea, oggi la forma di vegetazione prevalente nell'isola è la gariga-steppa, costituita da asfodeli, asteracee e distese di Scilla marittima. Una forma più matura di gariga (con Euroforbia,Lentisco, Macchia della seta, Camedrio, Thè siciliano) è presente nei Valloni, dove sopravvivono anche alcuni preziosi individui superstiti dell'antica macchia: Ginepro fenicio, Carrubo e rari oleastri.
Alcuni interventi del Corpo Forestale della Regione Siciliana hanno consentito il reinsediamento del Pino d'Aleppo. La vegetazione litorale è caratterizzata da distese di Limonium lopadusanum, i cui pulvini producono una splendida e delicata fioritura. Importante è il contingente di specie endemiche,nonché la presenza di specie rare che testimoniano i collegamenti che l'isola ha avuto sia con l'Africa che con la Sicilia. 
Veri e propri gioielli botanici sono la Caralluma europaea, una pianta nordafricana dall'aspetto di una cactacea con fioritura stelliforme, presente in Europa solo a Lampedusa e nella Spagna meridionale e la Centaurea acaulis, una specie che cresce spontaneamente in Nord-Africa. 

La fauna è caratterizzata da molte specie di mammiferi differenti. Caratteristici dell'Africa sono: i cammelli, i gorilla, le giraffe, gli elefanti, il leone, ed altri, non presenti in ambienti omologhi di altri continenti.

 Sahel
 è la fascia compresa tra il deserto del Sahara e la zona delle piogge: è percorsa da fiumi sui quali si trovano i principali insediamenti, presenta piogge stagionali con una vegetazione che va dal deserto alla savana; nelle zone più aride la desertificazione è accompagnata da disastrose carestie.
L'Africa Equatoriale è ricoperta dalla foresta pluviale ed è formata da un tavolato che degrada verso la costa del Golfo di Guinea e dalla conca del bacino del Congo.

Il clima è equatoriale con abbondanza di precipitazioni durante tutto l'anno.

L'Africa Occidentale è un'area con grandi differenze geografiche, di biodiversità e di culture. Il continente africano è principalmente orientato su un asse nord-sud, con una sporgenza ad ovest, e questa parte sporgente può essere considerata l'Africa Occidentale.

La costa di questa parte di Africa è sul meridionale Oceano Atlantico, la maggior parte della quale nel senso est-ovest. Porzioni di questa costa erano conosciute con i nomi di Costa del grano, Costa d'oro e Costa d'Avorio. La tratta degli schiavi fu molto attiva in quest'area; la maggior parte degli Afro-americani discende da schiavi trasportati dall'Africa Occidentale.

seconda guerra mondiale

 seconda guerra mondiale
 è il conflitto che tra il 1939 e il 1945 ha visto confrontarsi da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i paesi alleati. Viene definito «mondiale» in quanto, così come già accaduto per la Grande Guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta.
Ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte della Germania; terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.
È considerato il più grande conflitto armato della storia, e costò all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri per un totale di 55 milioni di morti. Le popolazioni civili si trovarono, infatti, direttamente coinvolte nel conflitto a causa dell'utilizzo di armi sempre più potenti e distruttive, spesso deliberatamente indirizzate contro obiettivi non militari. Nel corso della guerra si consumò anche la tragedia dell'Olocausto perpetrata dai nazisti nei confronti degli ebrei.
Al termine del conflitto si instaurò un nuovo ordine mondiale fondato sulla contrapposizione, nota come "guerra fredda", tra Stati Uniti ed Unione Sovietica, mentre l'Europa, ridotta ad un cumulo di macerie, proseguendo l'involuzione iniziata con il primo conflitto mondiale, perse definitivamente la propria egemonia sul pianeta.

 Dopoguerra
 si definisce il periodo successivo a una guerra. Solitamente si pone l'accento sulle problematiche causate dalla guerra (crisisociali ed economiche) e sulle conseguenze politiche e geografiche che il conflitto inevitabilmente determina. In molti paesi, si pone inoltre la problematica del dramma umano di intere masse di persone costrette a lasciare la propria terra oppure internate in campi di prigionieri.


prima guerra mondiale

prima guerra mondiale 
 fu il conflittocominciato il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Serbia a seguito dell'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria, compiuto a Sarajevo (Bosnia Erzegovina) il 28 giugno 1914. L'attentatore fu il nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip, studente affiliato alla Mano Nera. Il conflitto si concluse oltre quattro anni dopo, l'11 novembre 1918, con la resa dellaGermania.
La prima guerra mondiale vide inizialmente lo scontro degli Imperi centrali diGermania e Austria-Ungheria contro la Serbia, ma in poche settimane il gioco di alleanze formatosi negli ultimi decenni dell'Ottocento tra gli stati europei comportò l'entrata nel conflitto degli stati dell'Intesa e delle rispettive colonie. Negli anni successivi la guerra raggiunse una scala mondiale, con la partecipazione di molte altre nazioni, fra cui l'Impero ottomano, l'Italia, la Romania, il Giappone, gli Stati Unitie la Grecia, aprendo così altri fronti di combattimento, sia in terra sia sui mari.
Militarmente il conflitto si aprì con l'invasione austro-ungarica della Serbia, e parallelamente, con una fulminea avanzata tedesca in Belgio, Lussemburgo e nel nord della Francia, giungendo a 25 chilometri da Parigi.
L'esercito tedesco fu però bloccato dai francesi sul fiume Marna a pochi chilometri da Parigi, in una battaglia che verrà definita "il miracolo della Marna"[1] e che vanificherà le speranze tedesche di una guerra breve e vittoriosa. A quel punto la guerra sul fronte occidentale si trasformò in una lenta e sanguinosa guerra di posizione, dove, al costo di milioni di morti, il numero degli uomini impiegati e le nuove tecnologie messe in campo dalla Triplice Intesa ebbero la meglio sulla superiore organizzazione militare della Germania.
Ma sanguinoso fu allo stesso modo l'altro fronte principale della guerra, il fronte orientale, combattuto dagli imperi centrali contro l'esercito russo. Anche in questo caso la guerra di movimento, così magistralmente attuata dall'esercito tedesco nelle battaglie di Tannenberg e dei laghi Masuri, si trasformò in una guerra di posizione in grado di mietere milioni di vite.
Determinante per l'esito finale del conflitto mondiale fu, al penultimo anno di guerra, l'ingresso degli Stati Uniti d'America, dell'Impero Giapponese e di innumerevoli altre nazioni che, pur non entrando militarmente a pieno regime nel conflitto, grazie agli aiuti economici dispensati agli alleati, si schierarono tutte contro gli imperi centrali facendo pendere definitivamente l'ago della bilancia già dapprima favorevole agli Stati dell'Intesa.
La guerra si concluse l'11 novembre 1918, quando la Germania, ultima degli Imperi Centrali a combattere, firmò l'armistizio con le forze dell'Intesa. Dopo l'inizio del 1918, infatti, l'impossibilità di continuare la guerra di posizione spinsero gli eserciti tedesco e austro-ungarico a lanciare grandi offensive impegnando tutti i propri uomini, ma vennero fermate. Il numero totale di morti è stato stimato in oltre sedici milioni: alle vittime militari (circa 10 milioni di soldati) vanno aggiunte le vittime civili, dovute non solo agli effetti diretti delle operazioni di guerra, ma anche alla carestia e alle malattie causate dalla guerra, ad esempio in Germania, sottoposta al blocco navale degli alleati, la fame provocò migliaia di morti tra la popolazione civile.
La guerra fu nello stesso tempo l'ultimo conflitto del passato (guerra di trincea e lenta), ma anche il primo grande conflitto in cui si usarono appieno tutti i mezzi moderni, come aeroplani, mezzi corazzati, sommergibili e le armi chimiche, tra cui il gas.